26 giugno 2011

Bacchette di katana

C'è un modo di dire: "Hara ga hette wa ikusa wa dekinu" (腹が減っては戦はできぬ). Vuol dire, chi ha fame non può combattere bene. "Hara ga hette" è modificato con la forma in "te" da "Hara ga heru", cioè "avere fame". come "onaka ga suku". "Ikusa" è battaglia o combattimento, in altre parole più moderne è "tatakai". "Dekinu" è un modo di dire anacronistico di "dekinai", cioè "non si può" o "non posso" o "non puoi".
Questo modo di dire viene usato non solo per combattimento, ma anche per lavoro, studio, e qualunque cosa. 

Con questo concetto Kotobukiya ha iniziato e vendere le bacchette a katana. Ci sono tre tipi: uno è di katana immaginata per Sanada Yukimura. Un altro è di Maeda Keijiro, e l'ultimo è di Date Masamune.
Dicono che hanno chiesto e ottenuto il permesso di usare gli stemmi ai clan.

Un tipo di bacchette, Sanada Yukimura



Hashioki, l'appoggio per bacchette
da : amazon


Di Maeda Keijiro.


da: : amazon


Di Date Masamune


da: amazon
Ognuno costa  circa 9euro.
Sono belle ma sinceramente sembrano scomodo per la tsuba (鍔, la sporgenza delle bacchette).

Lana

4 commenti:

  1. Sono davvero belle, ma in effetti quelle sporgenze potrebbero causare imbarazzanti incidenti...

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  2. Ciao complimenti per il blog.
    Queste bacchette sono fighissime *_* Però in effetti immagino anch'io la scomodità

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  3. Molto carine, le vendono nella mia fumetteria. Ma lo stemma della seconda bacchetta non era dei Tokugawa? (non vorrei dire una cavolata quindi correggetemi se sbaglio)

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  4. Shogun-dono,
    Quello di Tokugawa è mitsuba-aoi o si dice anche aoi-mon.
    è questo:
    http://goo.gl/YAZ3m

    Lana

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